Vernissage a Villa Lodetti Alliata
Hunter S. Thompson, noto ai più per aver scritto Paura e delirio a Las Vegas, è l’iniziatore del Gonzo journalism, particolare stile di scrittura giornalistica in cui spesso il punto di vista dell'autore è distorto dal consumo di droghe e alcool e ciò viene ripetutamente ribadito negli articoli. Per quale ragione ne parlo? Semplicemente perché anche io avrei voluto provarmi nel Gonzo journalism, in occasione dell’inaugurazione di Villa Alliata Cardillo e del Centro d'Arte Multimediale Piana dei Colli; sapendo che ci doveva essere un party di inaugurazione, una vernice, ero animato di buone intenzioni, per sbevazzare e discutere di arte. Purtroppo gli organizzatori probabilmente si sono accorti che le spese di restauro erano state eccessive, nonostante il contributo della Regione, e hanno deciso di recuperarle, in minima parte, aprendo il bar agli amanti d’arte, noti sbevazzatori. Se volevi bere dovevi pagare. I suddetti affamati di arte, non avevano mangiato da due giorni, in vista del vernissage, per poi scoprire che all’inaugurazione non era previsto il rinfresco. Certo, almeno un bicchiere di vino a testa l’avrebbero anche potuto offrire, dopo la strada percorsa per arrivare fino a lì. L’occasione era soprattutto la mostra di Riccardo Scibetta, che ha scattato le foto durante tutta la fase di restauro. Le foto esposte erano ottenute con la tecnica della sovrapposizione, in cui passato e presente sembrano fondersi, e i fantasmi abitare i luoghi del restauro. Il luogo adatto per disquisire d’arte con artisti sfaccendati. Un tale con la voglia di parlare accosta i lavori dello Scibetta alle opere di Egon Schiele. “…” “Tu conosci Schiele vero?” con fare inquisitorio. “Come no? Ho tutti i suoi dischi.” E taglio la conversazione, avvicinandomi ad un’altra combriccola che si scalda e surriscalda davanti a una foto di Riccardo. Incredibile come l’arte riesca far vibrare corde dell’animo che ognuno crede ormai sopite. “Mourinho non lo doveva fare! dimenticarsi così Santon non ha senso. Per lasciare dietro Zanetti poi” Chissà di quali correnti artistiche stanno parlando? Mah? “Voleva proporre il tridente con Figo e Balotelli a sostenere Ibrahimovic.” Non sono un falco ma capisco di che parlano. C’è la madre di tutte le partite stasera, Juve – Inter, sai che gliene può fregare alla gente del vernissage? Pure divertente starli ad ascoltare, ma ci sono faccende più importanti di cui occuparsi. Ero venuto qui per una mostra fotografica e per il centro di arte multimediale. Basta cincischiare e parliamo di questo. Soprattutto di due argomenti. 1) L’architetto (o forse l’ingegnere), secondo le voci raccolte nei corridoi, in polemica con la nobiltà committente, ha disegnato una falce e martello su una delle volte dei sei saloni al primo piano, nascosta da un fiore; nessuno probabilmente lo ha avvertito del fatto che il Muro di Berlino è stato abbattuto nel 1989. E alla vera nobiltà possono solo piacere questi giochetti polemici, un sapore d’Antan, “Del resto mio cara, di che si stupisce, anche l’operaio vuole un figlio dottore…” 2) La seconda annotazione più divertente. Secondo le stesse voci di corridoio, una delle foto di Riccardo Scibetta, che ritrae la famiglia in gran completo, grazie alla tecnica della sovrapposizione, mostra dei fantasmi, i Gattopardi in via di estinzione, specie protetta, da salvaguardare. Forse è un giochetto polemico più divertente, e più sottile del primo. Grazie alle foto il messaggio subliminale passa meglio. Nei video intanto c’è un richiamo alla tradizione nobile di Palermo, le immagini del Gattopardo scorrono e mi chiedo se qui hanno girato alcune scene. A quanto mi risulta no, però vuoi mettere l’effetto che fa? L’accostamento Donna Fugata e Sacco di Palermo. Com’è che disse un amico una volta a proposito di Palermo e di queste occasioni mondane? Palermo fine a se stessa. Autoreferenziale, caput mundi, tutto il mondo può andare all'inferno, Moratti gongolare, l’Abruzzo affondare, e a un certo tipo di Palermo interessa solo il proprio salotto e i discorsi fumosi in cui io sarei pure versato, ma mi avessero offerto un bicchiere di vino, sarei stato più versato ancora. I Lodetti Alliata, nobile dinastia, a cui si deve questo bel lavoro di restauro e questa bella serata. L’obiettivo principale era: recuperare la villa settecentesca per creare all’interno un centro d’arte proiettato verso il futuro. Non so se l’hanno centrato. Il fatto che abbiano posizionato un ascensore in una villa settecentesca è un bello slancio verso il futuro. Per quanto mi riguarda, i veri Gattopardi non l’avrebbero mai fatto; una bottiglia di vino, da addebitare al Regno delle Due Sicilie o ai Savoia, l’avrebbero offerta, loro. L’autore ribadisce che questo pezzo Gonzo è stato confezionato da sobrio.
10:39:21 . 19 Apr 2009
10:39:21 . 19 Apr 2009
1 Commenti:
troppo ganzo questo gonzo-post!
ciao!
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